In occasione del viaggio nell’Algarve (Portogallo) di questa estate abbiamo avuto modo di provare diversi ottimi ristoranti, tra questi uno che merita una menzione particolare è senza dubbio il Vila Joya, 2 stelle Michelin e classificato n.37 nella prestigiosa classifica The World’s Best 50 Restaurants nel 2013. Il Ristorante, che si trova nell’omonimo albergo nei pressi di Albufeira, è gestito dallo Chef stellato Dieter Koschina. Tuttavia quando siamo stati lì ci hanno proposto un menu “50/50”: creato al 50% da Dieter Koschina e al 50% dall’emergente chef italiano Matteo Ferrantino (ufficialmente, ci ha detto il maître, perché Koschina per i troppi impegni in giro per il mondo non riesce a star dietro a tutto).

L’ambiente è molto bello con i tavoli disposti su una magnifica terrazza sul mare, il personale gentile e preparato. Il menu è fisso, quindi non è possibile ordinare a la carte (almeno a cena) ed è corredato da molteplici “sorprese” dello chef fuori menu, alcune delle quali ci hanno lasciato senza fiato (la crema di avocado in crosta di zucchero per esempio è stato un amuse bouche strepitoso). Nel nostro caso proponeva i seguenti piatti:

• Salmone Selvaggio con crema di caviale
• Aragosta con composta di pomodoro e funghi cantarelli
• Calamaro ripieno di testa di vitello  e sanguinaccio (“morcela”) con vinaigrette di “feijão”
• Anatra cotta al burro e scalogno con patate “Pomme Maxime”
• Formaggio Reypenaer in gelato di crema con salsa di mela e rafano
• Rabarbaro con Kefir e ibiscus
• Dolce di pesca in salsa di champagne
• Cioccolato al latte con fave di tonka e physalis

Al di là dei nomi esotici, è stato un percorso pieno di sapori unici e delicati. Merita tutte le due stelle e certamente un “must” per gli amanti delle esperienze gourmet che si trovano a passare da quelle parti.

Le mie preferenze vanno senza ombra di dubbio sul calamaro e sull’anatra (Pato Mieral). Un combinazione di sapori incredibile. Come vino abbiamo provato un rosè portoghese: il Principal Tête de cuvée 2010 dell’azienda  Colinas de São Lourenço